Il 24 gennaio, salvo rinvii dell’ultimo minuto, vede il primo via libera la nuova direttiva UE sull’efficienza energetica degli edifici.
La direttiva nasce per rispondere a un dato molto importante: gli edifici dei paesi europei rappresentano circa il 40% dei consumi di energia finale e il 36% delle conseguenti emissioni di gas a effetto serra.
In termini di riduzioni, si calcola che il 75% degli edifici esistenti è inefficiente sotto il profilo energetico e richiede ristrutturazioni su vasta scala. Invece, a livello di tempistiche, viene previsto che tutti gli immobili devono raggiungere la classe energetica E entro il 2030 e le emissioni zero entro il 2050. Completare questi obiettivi, su scala nazionale, sarà una grande sfida dal momento che il 60% degli edifici italiani si colloca tra la classe F e G.
La stretta riguarda anche tutte le nuove costruzioni che entro il 2030 dovranno essere dotate di pannelli solari e non produrre emissioni. A fare eccezione tutti gli edifici storici, i luoghi di culto, edifici indipendenti con superficie inferiore a 50 m², edifici di proprietà delle forze armate, siti industriali, officine ed edifici agricoli non residenziali.
A supporto di questa grande ondata di cambiamento, la Comunità Europea ha destinato degli incentivi per incoraggiare le ristrutturazioni con aiuti finanziari, sgravi fiscali e sostegni amministrativi.
Per iniziare, i primi step delle nuove ristrutturazioni riguarderanno sicuramente i serramenti e le facciate. Sotto questo aspetto, Sinergy offre delle soluzioni personalizzate e sostenibili per ridurre i consumi energetici e raggiungere in tempo le tappe 2030 della nuova direttiva UE.